LETTERA APERTA
AI CITTADINI DI CORSICO
Le fantasiose "notizie" apparse sulla stampa locale nelle ultime settimane rendono necessarie alcune considerazioni da parte del Partito della Rifondazione Comunista di Corsico, al fine di ripristinare la correttezza dell'informazione. Gli abitanti di Corsico, giustamente interessati agli sviluppi dell'intricata situazione amministrativa della città, hanno diritto di conoscere la realtà dei fatti e non le fantasie più o meno interessate di chi non ha avuto neanche la correttezza professionale di chiedere a Rifondazione Comunista la propria posizione.
Le illazioni sulla presunta richiesta da parte del nostro Partito di "un posto in Giunta" (come compenso per l'appoggio dato alla maggioranza negli ultimi mesi) non trovano fondamento alcuno nella realtà dei fatti.
Per cominciare, un po' di cronistoria:
Il Gruppo Consiliare del P.R.C. si è posto fin dalla nascita della Giunta Graffeo in un contesto di opposizione critica, ma realmente costruttiva: la coerenza di tale posizione è rintracciabile nei numerosi pareri (e voti) favorevoli alle deliberazioni proposte dalla maggioranza, così come nelle svariate posizioni negative (con conseguente voto sfavorevole) assunte nei confronti di proposte giudicate non vantaggiose per la comunità corsichese.
Le vicende della maggioranza sono note a tutti i cittadini, così com’è nota la nostra posizione al riguardo: contrariamente ai tanti aspiranti giudici, mai abbiamo considerato i cosiddetti dissidenti "traditori" di una causa (comunque non nostra), né "paladini" di presunte missioni moralizzatrici.
Forte di questa posizione, quando nel Febbraio scorso è apparso chiaro che la caduta della maggioranza, sul bilancio preventivo 2002, avrebbe determinato l'avvio di una lunghissima (almeno 15 mesi!) fase di commissariamento del Comune di Corsico, il P.R.C. ha ritenuto di impedire tale evenienza, considerandola estremamente penalizzante per la città: per evitare alla cittadinanza, quindi (e non alla maggioranza consiliare in quanto tale), una così nefasta deriva il Gruppo Consiliare del P.R.C. ha espresso il cosiddetto "voto tecnico favorevole al bilancio", condizionato all'approdo, nella Primavera 2003, a nuove elezioni.
Nei mesi successivi la posizione di Rifondazione Comunista non è mutata, rispetto alla fase precedente: di volta in volta favorevole o contraria alle deliberazioni proposte, solo in ragione del giudizio di loro utilità o meno per gli abitanti di Corsico, con l'occhio attento, come sempre, alle categorie deboli presenti all'interno della nostra comunità.
Veniamo, adesso, alla situazione attuale:
La tempesta nella maggioranza consiliare, lungi dal diradarsi, continua ad imperversare tra saette e fulmini di ogni sorta; la minoranza di destra in Consiglio, dal canto suo, dichiara apertamente di coltivare interessi privati (il ribaltamento della maggioranza) anche in barba a quelli della città: la recente vicenda del raddoppio della Milano – Mortara nella quale l’opposizione di destra si è opposta ad una delibera che aveva il solo scopo di favorire la mobilità per tutti è emblematica di tale comportamento.
All'orizzonte appare il nuovo confronto sul bilancio preventivo 2003 (in sostanza il programma dell'Amministrazione per il prossimo anno), più la corposa anticipazione della risistemazione dell'Area ex BURGO, tornata alla ribalta dopo la definitiva approvazione regionale della variante al piano regolatore generale (PRG).
Dal punto di vista numerico è sufficiente un'assenza da parte di un paio di consiglieri della maggioranza o qualche ulteriore defezione della stessa per rendere inutile anche il nostro eventuale appoggio.
In questo contesto, sempre più appropriata appare la linea portata avanti dal nostro Partito: evitato il dannoso commissariamento e stante la precarietà dell'attuale maggioranza l'unica strada percorribile ci sembra quella che il Sindaco e la Giunta rimettano il proprio mandato e si arrivi ad elezioni anticipate nella prossima primavera.
La maggioranza eletta nel 2000, della quale Rifondazione non faceva parte, si è disgregata per questioni interne: dei 19 consiglieri che aveva eletto 4 la hanno abbandonata. Le scelte che l'amministrazione comunale dovrà fare nei prossimi anni hanno bisogno di una maggioranza solida e coesa intorno ad un programma condiviso che, oltre allo sviluppo della città, salvaguardi quei servizi che il Governo Berlusconi e la Regione Lombardia stanno smantellando.
LA NOSTRA PROPOSTA PER CORSICO
Elezioni anticipate a primavera, il che significa dimissioni entro il 28 Febbraio, per evitare il commissariamento prolungato del Comune, facendo decidere ai cittadini di Corsico il futuro della propria città.
Il P.R.C. ritiene ineludibile il confronto tra forze progressiste per candidarsi al governo stabile e democratico della città. Tale confronto, però, non potrà prescindere da due condizioni necessarie: la pari dignità tra i gruppi che concorrono alla stesura del programma ed il programma stesso, che dovrà essere espressione di tutte le istanze rappresentate dalla coalizione.
A fronte di un percorso trasparente, come quello testè ipotizzato, il Partito della Rifondazione Comunista auspica che lo sbocco dall'attuale crisi possa concretizzarsi in un governo della città orientato al progresso, nella solidarietà e nell'eguaglianza, nell'ambito del quale il nostro Partito rappresenti quelle istanze di sinistra di cui la società italiana e, nello specifico, corsichese non può permettersi di fare a meno.
Al Sindaco ed ai partiti del centro sinistra chiediamo un atto di coraggio e responsabilità: prendere atto della situazione, andare ad una crisi pilotata non al buio, ma con un programma preciso per la città e una coalizione di tutte le forze di opposizione al governo che si presenti agli elettori la prossima primavera.
Le elezioni amministrative di giugno hanno dimostrato che è possibile battere la coalizione di governo anche in città dove sembrava impossibile (Monza, Verona, ecc.). Le forze del centro sinistra e Rifondazione, aperte alla società civile che in questi mesi ha riempito le piazze contro il governo e le sue scelte, dall'attacco all'art.18, alla legge Cirami, non devono temere il giudizio dell'elettorato.
Com'è evidente da quanto sopra ricostruito, nessuna richiesta di "assessorato" è stata avanzata dal Partito della Rifondazione Comunista all'attuale maggioranza, tanto meno come "premio" per un comportamento che, si ribadisce, è stato proteso esclusivamente a garantire la città dalla paralisi amministrativa e non a creare nuovi, artificiosi equilibri privi di una solida base programmatica.
P.R.C. CORSICO
La crisi del centrosinistra a Corsico